Sziget Festival 2015 Live Diary: Giorno sei

E il settimo giorno piovve. Stanotte ha piovuto parecchio, si e’ creata la classica fanghiglia che se oggi non picchiera’ il sole, ci accompagnera’ fino alla fine del festival, che sara’ stasera.
Intanto ieri visto che la programmazione non aveva nomi particolarmente interessanti, sono stato a vedere Fuerza Bruta, uno spettacolo di “Giant Street Theatre”, ovvero uno spettacolo molto particolare fatto da artisti di strada: la location e’ un cerchio all’interno del quale gli spettatori stanno in piedi, gli artisti stanno sul cerchio a 3 metri da terra, non voglio dirvi cosa succede perche’ se mai passeranno dall’Italia vi consiglio di non perderveli, vi dico solo che il pezzo forte dello spettacolo e’ un telone di plastica trasparente che viene gonfiato e sgonfiato a seconda di cio’ che deve succedere.
Vi metto un video:

Alle 14 sullo Europe stage c’era un’altra band italiana, i Fast animals and slow kids, ma me li sono persi perche’ ero al cinema a vedere un film sui cani che mi ha preso molto e non sono riuscito a staccarmi. Mi dicono che han fatto un gran concerto, essendo la loro prima volta all’estero erano molto emozionati e ci hanno dato dentro parecchio. Magari li rivedro’ in Italia.
Nel pomeriggio c’e’ stata la conferenza stampa degli organizzatori del festival, ve ne parlero’ nell’articolo conclusivo, la cosa importante e’ che dopo ha suonato Don Pasta, un dj-chef che mentre mette i dischi cucina, ieri piatti della tradizione pugliese. Buonissimi ovviamente, e la musica non male, roba anni 60 garage-beat.
Ad inizio serata poi l’A38 e’ stato preso d’assalto dai tedeschi, c’erano i Beatsteaks, altra band che viene spesso allo Sziget, altra band che ha fatto un gran concerto. Non conosco nessun loro pezzo, ricordo che a fine anni ’90 facevano punk-hardcore con qualche pezzo ska, ed erano usciti su Epitaph. Ora che sono una band major si sono rinnovati, hanno un percussionista-corista, e ogni tanto buttano dell’elettronica nei pezzi giusto per essere un po’ moderni. Il concerto parte con pezzi belli allegri e divertenti, ma nel giro di una mezzoretta tirano fuori il loro vecchio repertorio e si mettono a pestare non male, la gente li segue volentieri, e il tutto si chiude con una cover di “So lonely” dei Police.
Oggi come dicevo e’ l’ultimo giorno, si chiude in bellezza con Rudimental, Limp Bizkit e Pannonia Allstars Ska Orchestra, una band ska ungherese che per qualche motivo mi sono perso tutte le volte che sono venuto allo Sziget.

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