TASTE THE FLOOR

“…Musicalmente cerchiamo di mescolare velocità, potenza ed una buona dose di melodia e (in teoria) potremmo piacere sia a chi ascolta hardcore old school che il punk/HC della west coast…”
Ecco a voi i Taste the floor!

Come sempre iniziamo dalle presentazioni, raccontateci un pò la storia del gruppo..

Dunque, ci siamo formati alla fine del 2003 ma tra cambi di formazione e difficoltà a trovare i componenti giusti 2 anni sono volati ed è dal 2005 che suoniamo con questa formazione. Abbiamo registrato un primo demo “Red room days” che pur con dei suoni scadenti ha avuto buoni riscontri e da poco abbiamo autoprodotto un ep, “Rules/Possibilities”. Musicalmente cerchiamo di mescolare velocità, potenza ed una buona dose di melodia e (in teoria) potremmo piacere sia a chi ascolta hardcore old school che il punk/HC della west coast.

Sintetizzando in quello che facciamo si possono trovare elementi di gorilla biscuits, 7 seconds, circle jerks, kid dynamite e strike anywhere e rise against per citare due gruppi più recenti.

Avete appena rilasciato un Ep, raccontateci un pò nel dettaglio la storia di ogni pezzo (per ogni canzone scrivete com’è nata, com’è musicalmente, di che parla il testo..tutto quello che vi viene in mente insomma)

1.broken mind

Insieme ad Evidence è il pezzo su cui abbiamo lavorato maggiormente sulla struttura. Come spesso ci succede è arrivato uno di noi in sala con dei riff e un paio di membri li hanno rigirati completamente. Il testo parla delle difficoltà che portano certi cambiamenti radicali nella vita, e come a volte paradossalmente basti anche solo ‘un giorno’ per superare questi momenti di passaggio.

2.my right

L’idea è nata in 5 minuti in casa di uno di noi. Dopo un pomeriggio passato a suonare senza che uscisse niente di buono la canzone è nata come dal nulla e non è stata neanche cambiata molto in sala prove. Insieme ad Altra droga è il pezzo più breve ed aggressivo. Per “my right”s’intende il ‘diritto’ che ognuno dovrebbe avere di cercare la propria strada e di poter scegliere le persone con cui crescere.

3.evidence

E’ di gran lunga il pezzo più melodico dell’ep ed in assoluto è quello che ci ha portato via più tempo nella composizione. Alla fine penso che ognuno di noi abbia messo in questa canzone un tocco personale ed anche se non è il pezzo che non ci rappresenta maggiormente è di sicuro quello con più “appeal”. Il testo parla della condizione di rabbia che ti portano certe giornate in cui niente sembra andare nel verso giusto.

4.altra droga

Nell’unico pezzo in italiano si parla di odio ma questa volta è diretto all’indifferenza di certa gente verso altre persone e quello che capita intorno a loro. La droga del titolo è metaforica e intende tutte le dipendenze, spesso anche psicologiche, che la gente si porta dietro. La base del pezzo era una vecchia canzone del nostro cantante che abbiamo poi riadattato in chiave più aggressiva.

5.favourite

Per certi versi è il pezzo in cui sintetizziamo tutto quello che si è sentito fino a questo momento nel cd, anche se paradossalmente è il primo scritto insieme dopo una pausa dovuta alla mancanza di uno di noi. Nel testo abbiamo affrontato il tema, di tradizione cristiana, della vita improntata al sacrificio per raggiungere i propri scopi. Il “favorite pain” di cui parliamo è proprio questa tedenza un po’ masochistica che chi ha avuto un’educazione di un certo tipo può trovare perfettamente normale.

A chi lo consigliereste? Come fare per procurarvelo?

Di sicuro per apprezzare quello che facciamo bisogna aver un’idea aperta di quello che è l’hardcore o il punk. Non rientriamo in pieno in nessuna delle correnti del genere sia per suoni che per tematiche ma alla fine a chi ascolta il genere senza paraocchi potremmo interessare certamente di più.

Al momento il cd lo spediamo personalmente (basta una mail a [email protected]) ed è disponibile in alcune distro ai concerti. Per chi vuole farsi un’idea 3 dei pezzi sono sul nostro myspace (www.myspace.com/tastethefloor)

Per quelli che proprio non ne vogliono sapere del vostro Ep, quali altri gruppi ci consigliate?

A chi non ne vuole sapere perché non pestiamo abbastanza sugli strumenti potremmo consigliare Strength approach, Payback, Fourth Sin, Plakkaggio HC e Lucida Follia. Se il problema è che facciamo troppo casino Friday star (R.I.P.), Vanilla Sky e Jet Market. Sono tutti gruppi validissimi attivi qui a Roma.

Vista dall’esterno Roma sembra una città che offre molti spazi per suonare, ma per una band emergente come la vostra quali sono le reali possibilità di farsi conoscere?

A Roma la scena è molto attiva, ma suonare con continuità non è sempre facile. A parte certe realtà come il Traffic e alcuni centri sociali anche qui come in tutta Italia non è che la situazione sia ottimale per chi vuole suonare dal vivo. La prova è che ci sono alcune ottime bands che non emergono poichè prive di adeguati spazi, dei giusti agganci e anche della semplice volontà di mettersi in competizione con altri gruppi.

Certe volte ho la sensazione all’interno della scena hc manchi un pò di ironia, che a mio avviso è un ottimo mezzo per far comprendere meglio certe cose, che ne pensi in proposito?

Siamo d’accordo, non è necessario fare a gara a chi è più cattivo o aggressivo per trasmettere certi messaggi. Ci sono gruppi come i Good Clean Fun ad esempio che pur mantenendo una linea etica integra, che può essere o no condivisa, affrontano diverse tematiche con un approccio più ‘easy’ e magari più facilemnte recepibile. In fondo il potere che può avere un gruppo è al massimo quello di far riflettere su certi temi, non è quindi che lanciando sermoni da un palco si può sperare di ottenere risultati migliori.

Tanti paroloni (e parolacce) contro gli emokids e frangette varie e poi ai concerti hc è tutto uno sfoggio di magliette, scarpe etc..non è un controsenso?

Mah, alla fine anche se tutte queste cose rappresentano un po’ la mercificazione di un genere che di base dovrebbe essere antagonista, contro gli emokids e le frangette non abbiamo nulla. E’ lo stesso per magliette e tutto il resto, se alla gente piace mettersi le scarpe di una marca piuttosto che un’altra è una cosa che non ci riguarda. Comunque anche caricare certi gesti, mode o acquisti di valenze in certi casi è esagerato, abbiamo le nostre idee in proposito ma siamo per il “vivi e lascia vivere”.

Anche in questo ambiente c’è gente che cerca di sfruttare le giovani band..da etichette che chiedono 2000 euro per produrvi il disco a compilation dove bisogna pagare fior di quattrini per partecipare se ne sono sentite parecchie. Vi siete mai trovati di fronte a offerte del genere? Come avete reagito?

Ci è capitato, anche da parte di etichette piuttosto conosciute. Semplicemente non ci sembravano offerte vantaggiose e abbiamo rifiutato. Bisogna sempre stare attenti a queste pseudo-iniziative, ma tanto quando arrivano queste “proposte” si capisce tutto all’istante. Anche il fatto che certa gente si rivolga a gruppi tipo il nostro per progetti del genere fa capire come lavora, basterebbe leggere una bio per capire che un gruppo come noi non può essere interessato a emergere nella maniera che intendono loro.

Quali sono i vostri progetti adesso?

Adesso ci interessa suonare dal vivo il più possibile per promuovere l’ep

appena uscito. Stiamo cercando di programmare più date possibili ma anche di scrivere canzoni nuove, abbiamo già tre pezzi che non sono nell’ep e che registreremo in futuro.

Grazie per l’intervista, a voi concludere come preferite

Grazie per lo spazio, e a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di arrivare fin qui a leggere vi aspettiamo ai nostri concerti. Keep on rocking, play loud and stay hc!

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