Ecco ritornare sulla scena una delle band più chiacchierate dell’ultimo periodo della scena punk italiana. Ritornano con il loro primo disco per l’occasione rimasterizzato e arricchito con alcune b-sides e rarità. Conosciamo tutti la rapida scalata al successo fatta da questa band nell’arco di due anni che la ha portata a suonare in mezza Europa con il primo fortunato album “Waiting for something”.
In questo primo album si sentono gli embrioni di quella che poi diventerà il loro stile, amato e/o odiato che sia: un pop/punk venato di forti sfumature melodiche ed emozionali. L’album si apre con una ottima canzone pop-punk “Suddenly” che a mio modesto parere è la migliore traccia dell’album.
La band per certi versi è ancora acerba e non arriva ai livelli raggiunti in “Waiting for something”. In molte canzoni di questo ep di 8 brani secondo me da parte della band vi è una ricerca ossessiva di raggiungere la melodia a tutti questi forzando anche l’impianto sonoro delle canzoni. Questa ricerca ossessiva e continua del ritornello melodico, a volte azzeccato a volte meno, purtroppo fa scadere nella monotonia l’intero album dopo un pò di ascolti. La conclusiva “Distance pt.II” viene appunto a conferma della mia teoria.
Purtroppo anche in questo primo album si sente l’italianità della band che si trova a combattere una dura lotta con la lingua inglese. Per certi versi questo album mi ha riportato alla mente “One for the kids” album degli ormai celebri Yellowcard. Non posso che augurare alla band di seguire le orme di questa band il cui cantante ha già messo gli occhi su questi ragazzi romani.
Un album che ai fan dei Vanilla Sky non dispiacerà affatto ma consiglio vivamente a chi avesse intenzione di avvicinarsi a questa band di provare con “Waiting for something”, loro manifesto musicale.
Voto: 6½ (Non farà gridare al miracolo ma di sicuro un album gradevole)