Ho avuto l’opportunità di ascoltare in anteprima il nuovo lavoro dei Viboras, e qui per Punkadeka provo a parlarvene in attesa della sua uscita prevista domani 15 Luglio!
Parliamo si sostanzialmente di un Ep di 7 pezzi, ma che ancora una volta riesce a sorprenderci per la sua unicità. Già, perché se c’è una cosa di cui a quanto pare i Viboras non si stancheranno mai è quella di sperimentare, mettendosi alla prova con nuove sfide e trascinando chiunque incroci il loro cammino. Dopo l’ultimo “Skeletons in the closet” in cui si erano cimentati direttamente nelle cover riarrangiate di celebri pezzi rock e pop e il precedente “Bleed” in cui avevano già collaborato con delle vere e proprie special guest, hanno deciso di allargare il loro campo d’azione.
Approfittando della pausa forzata del lockdown, hanno ideato ed elaborato un progetto in grado di coinvolgere oltre 40 artisti nella realizzazione di quello che si potrebbe definire un vero e proprio concept album. Dopo averne tracciato le linee di testi e musica, infatti, i Viboras hanno lasciato a diversi team di artisti la libertà di dare struttura e personalità ad ogni singolo pezzo, sbizzarrendosi con armonie, fraseggi e tanto altro.
Il risultato? The Viboras and Friends: Rockers United!
Realizzato in collaborazione con Ammonia Records, e mixato da Frank Altare del 33Hz Studio, l’album parte subito forte e deciso con “For Every Fall”: aperta dal cuore pulsante della batteria di Guido (Drive me dead), si lascia presto andare alle morbide linee del basso di Jay (Latte +) che si intrecciano con quelle più rock della chitarra di Gianluca Veronal (Andead) accompagnato dall’immancabile energia di Sal (Viboras). Il pezzo incentra la sua forza su un ottimo gioco di voci tra Andrea Toselli (Andead), Pai (All Coasted), Sid (People Hate Each Other) e Irene (Viboras). I quattro in grado di alternarsi e abbracciarsi in coro senza mai prevaricare l’un sull’altro, ben disegnano il tema della canzone: “A ogni caduta, in tutto sarò con te. Ho visto i tuoi momenti brutti e adesso ti ricordo chi sei e quanto puoi ottenere, perché sarò sempre al tuo fianco”.
Il secondo brano “Lady Luck” corre su note rock’n’roll impreziosite da sfumature country e blues che si miscelano a quelle più veloci del punk. Nel pezzo scritto completamente da Irene, si nota fin da subito la mano degli Amos & the Ruers con Amos alla Chitarra, dei Billi Killi Billi con Tiziano al basso e dei Lester Greenowski Band con rispettivamente Davide Furlani alla batteria e Lester alla voce. A loro si accompagnano le voci di Fabri (The Crooks), Metius (The Midnight Kings) e la più che mai inconfondibile Irene. I riff e gli assoli forti di mani esperte ci portano sulle calde strade che da Las Vegas vanno verso l’oceano, lasciandosi alle spalle la storia di uno sfortunato giocatore seriale che trovata la sua “Lady Fortuna” sa che finalmente tutto andrà bene.
“Still Here” una vera e propria scheggia di punk, spicca subito per la combo basso-batteria con cui Gabriele (Bass – The Rubber Room) e Guido (Drum – Drive Me Dead) decidono di aprire rimandando a Tenderloin dei Rancid. Il ritmo incalzante della batteria si trascina dietro gli accordi veloci e hardcore della chitarra di Luca Kittemmurt (Scumm), mentre la voce robusta di Gento (Drive me dead) apre ai fendenti inferti delle voci di Eli Arkansas (Cut me mick), Alex (The Ferrets) e Irene (Viboras). Un brano duro e crudo che mostra la grinta, la voglia di non mollare malgrado tutte le avversità, di vivere come se non esistesse un domani, quel domani che non ci si farà di sicuro strappar via.
Dal pezzo più tirato a quello più allegro e scanzonato di “One Way Ticket”, in cui primeggiano i ritmi ska punk dettati dalle tastiere di Domenico dei Vallanzaska e dal suo compagno di avventure Dava nell’inedito ruolo di batterista e seconda voce. Guidati dall’estro creativo di Ariele Frizzante dei Pay che gioca accompagnato dalle voci di Irene (Viboras) e Mauro (Billi Killi Billi), raccontano di un junkie costretto a scappare per aver fatto un torto alla persona sbagliata. La song che si mantiene solida e al contempo vivace, con Andrea Botti (Punkreas) alla chitarra e Jacopo (Senza Benza) al basso, è tutto da ballare a colpi di skank.
“Un mostro parla alla sua avvenente vittima, le insegnerà a urlare e a far uscire i propri demoni”: questa la trama dell’horror punk di “Belive”, che omaggia in modo indiscutibile il Misfits sound anni novanta. Una canzone che vede il ricomporsi della prima line up dei Viboras con “Eppeb” alla batteria, Giò al basso, Irene e Sal alle voci. Ai loro si va aggiungere Dario Maggiore (La Crisi) alla chitarra e la partecipazione di Emanuele (RefuseResist) e Formy (The Rubber Room) porta la canzone ad avere quella maggiore aggressività e quel senso più ruvido nei punti giusti.
“She drives me creazy” (in assoluto il mio pezzo preferito) per quanto rivelano i Viboras era nato per essere il classico pezzo 1234, ma nelle mani di alcuni mascalzoni si è trasformata in un inno super coinvolgente da cantare e ballare tutti insieme. Alla spiccata vena rock’n’roll data da Gallo (Chitarra) e Zebra (Basso) dei Boogie Spiders, si accostano i tastieroni di Daniele Nonne dei SenzaBenza, che è accompagnato da ben 3 compagni di band: Max Bergo alla batteria, Sebi ai cori, Nando alla voce. Sempre alla voce troviamo Alessio dei Succo Marcio e Juri dei Jodedoss con Irene e Sal che si fan trascinare nella partecipazione più che mai viva di questo pezzo che viaggia sui binari di un giovane amore: “La mia ragazza è fatta a modo suo, mi fa impazzire, sembriamo due opposti ma alla fine in qualche modo ci troviamo nel mezzo ed è così che la voglio”.
Senza mai calare di forza giungiamo a “Someone Else”: pezzo punk rock dalle linee melodiche più morbide, ma dal sapore decisamente amaro (Lei se ne sta andando di casa con la scusa che deve pensare a tutto ciò che è successo negli anni, ma lui sa che ha già un altro). Con la parte ritmica dei Viboras (Ga e Giulia) a tenerne il tempo, la chitarra di Sebi dei Senza Benza libera di spaziare e le voci di Stefano dei SHS Bears, Lizi dei Lizi and the kids e Kikko dei Glory Hall che scorrono in modo davvero piacevole si chiude un ottimo set di canzoni.
L’ep “Viboras and Friends Rockers United” sarà inizialmente pubblicato per un breve periodo solo su Bandcamp per poter raccogliere fondi a favore di Plan International per una campagna di prevenzione contro il Covid-19 nelle comunità più deboli con speciale riguardo verso i bambini.
In un periodo successivo, sarà poi pubblicato su tutte le altre piattaforme digitali. E spero vivamente di poter vedere quest’album su vinile, perché oltre ad essere il segno di una fantastica collaborazione tra tantissimi artisti (molti dei quali è stato un piacere scoprire), rappresenta una vera e propria fotografia dei nostri mesi di lockdown passati tra dirette social, abbracci virtuali e quella immancabile voglia di restare uniti, ancora più di prima e non venendo mai meno al nostro spirito sociale.
Buon ascolto ragazzi! Vi piacerà! 😉
Nel link di presentazione trovate l’elenco di tutti gli artisti che han partecipato, in caso me ne fosse sfuggito qualcuno: https://www.punkadeka.it/viboras-and-friends-nuovo-ep/