ZSK + Slime (12 gennaio 2019 – Monaco di Baviera/GER)

Sabato, 12 gennaio 2019 parto comodamente da casa verso le 10.30 di mattina col mio Amico Chris. Per una volta in macchina ci spostiamo solo fino alla fermata del Flixbus a 15 minuti da casa mia. Questo perchè in Germania nei giorni prima non c’è altro che neve, casino, ecc. e allora perchè rischiare se si può evitarlo comodamente? Partiamo poi dopo le 11 e tra casini in frontiera e un incidente in autostrada arriviamo a Monaco di Baviera verso le 16.45.

Scendiamo dall’autobus e ci mettiamo in un ristorante a pochi passi dalla stazione degli autobus. Finalmente si mangia! Come sempre non ci teniamo leggeri, ma ci sta perchè per il concerto dobbiamo essere belli carichi! Dopo andiamo in S-Bahn e successivamente ancora quattro passi a piedi e arriviamo al Backstage, storico locale di Monaco per chi ama i nostri generi e sottogeneri musicali.

Alle 19 aprono finalmente le porte e entriamo al caldo. C’è da subito un bel movimento. Alle ore 20, puntualissimi come gli orologi svizzeri, fanno iniziare gli Slime, gruppo Punk storico di Amburgo. Il cantante Dirk e i suoi non li vedo live da moltissimo tempo. Sono sempre gli stessi: carichi sul palco, ottimi musicisti e testi veramente belli (niente male anche per me dopo tanto tempo capire tutto ma proprio tutto dei testi visto che le due band cantano principalmente in tedesco, cioè nella mia madrelingua). L’eroe della serata è presto trovato: Dirk, cantante degli Slime, che pochi minuti dopo l’inizio del live si becca una lavata di birra visto che un tiuzio nelle prime file non ha di meglio da fare che lanciargli contro un bicchiere tutt’altro che vuoto. Lui reagisce, scende dal palco, becca il tipo e lo „ringrazia“ con una sberla in faccia. Della serie: „Mi rompi i coglioni? Allora mi incazzo e te la paghi subito.“ Che la cosa non sia stata gradita per niente, lo conferma anche il fatto che dopo Dirk chiede tramite microfono: „Non ti piace la birra, segaiolo?“ Gli Slime portano in scaletta anche qualche pezzo più recente (quelli li conosco meno), ma i più attesi e poi più apprezzati sono i classici come „A.C.A.B.“, „Linke Spießer“, „Religion“, „Störtebeker“, „Gewalt“, „Brüllen, Zertrümmern Und Weg“, „Deutschland“ e compagnia bella. Il cantante elogia anche i Los Fastidios, in particolare il grande Enrico, e dice che è un peccato che Enrico oggi non possa suonare la canzone che ha fatto con gli Slime insieme a loro. E questo nonostante infatti pure lui sia a Monaco di Baviera, ma suonando in un altro locale della città. Gli Slime si confermano davvero un gruppo bellissimo da vedere dal vivo.

Dopo un’ora e mezza di Slime un veloce cambio palco e già tocca ai grandissimi ZSK. La combo di Berlino live mi piace sempre veramente un sacco. Ottimi musicisti, testi bellissimi delle canzoni e i loro live garantiscono sempre „atmosfera da stadio“ con cori, fumogeni, ecc. Presentano sia qualche brano del nuovo disco „Hallo Hoffnung“ come la mia preferita dell’album, ovvero „Es wird Zeit“ così come anche la canzone che intitola l’intero album – una canzone che parla dei migranti nel Mediterraneo e della tanta gente che cerca di salvare vite umane. Scopro una canzone del nuovo album che mi fa letteralmente impazzire. Si chiama „Make Racists Afraid Again“. Ovviamente c’è spazio anche per i grandi classici dei Punk Rockers berlinesi, come „Keine Angst“, „Herz für die Sache“, „Der richtige Weg“, ecc. Verso la fine di un live pazzesco il cantante scende dal palco e si mette in mezzo al pubblico per suonare con la chitarra acustica la bellissima „Jede Sekunde“. Poco dopo il grande finale col loro super-classico „Antifascista“.

Si conclude qui una grandissima serata con due grandissime band, due concerti fantastici, un sold-out clamoroso con 1.200 persone e un’altra di quelle notti Punk da ricordare a lungo. Andiamo in Uber alla stazione degli autobus visto che nevica un sacco, girare con la sedia rotelle è complicato e di tempo non ce ne è molto per noi. Il premio „fenomeno della serata“ va decisamente all’autista Uber che si presenta col mega-macchinone e poco dopo mi fa: „Io me ne vado, la tua sedia a rotelle non ci sta. Devi chiamare un furgone.“ Quella sedia rotelle l’ho veramente infilata ovunque. Alla fine della fiera appena ci metto mano io come si deve ce ne starebbero anche due. Eh vabbe. Il nostro bus dovrebbe partire alle 0.25, alla fine parte verso le 0.45 e arriviamo quasi esattamente alle 5. Al ritorno penso soltanto una cosa: „Meno male che non ho preso la macchina“. Una neve così in autostrada non l’avevo mai vista – e parliamoci chiaro: là fuori per quanto riguarda la pulizia delle strade non cazzeggiano come in Italia, dove spesso cazzeggiano un pò troppo in certe cose. Fatto sta che arriviamo a casa sani e salvi e questa è la cosa più importante.

Danke München, bis zum nächsten Mal!!!

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