CJ Ramone infiamma la provincia! (live report)

Metti un martedì sera qualunque di inizio luglio, il caldo afoso e umidissimo della provincia a cavallo tra Lombardia a Piemonte, la contraerea di zanzare che qui in zona non lascia tregua fino all’ultima goccia di sangue, ma cazzo stasera suona CJ Ramone e vaffanculo al caldo, alle zanzare e alle bestemmie per arrivare in orario! Tutto inizia un pelo più tardi delle 18:30 annunciate, e meno male perché nonostante per me ormai Alboreto in nothing, la mia carretta riesce a portarmi all’area feste di Trecate non prima delle 19:00, vedo Mauri Clash e tutta la ciurma Out Of Control, mi dicono che a CJ hanno fregato il bagaglio e stanno smadonnando per la stanza d’albergo, arriveranno comunque tra un’oretta, ma purtroppo visto l’umore niente intervista.


Mi siedo a sgagnare qualcosa ed a recuperare un po di liquidi, c’è già gente ed è bellissimo, non mi aspetto il pienone ma almeno il pit infiammato si! Il posto mi piace, palco alto 40 centimetri largo 3 metri, con tensiostruttura (in caso di pioggia o meglio tempesta, visto il periodo e la zona, ottimo!) alta si e no 2 metri sopra il palco, l’ideale per un tête-à-tête con la leggenda. Intanto inizia Mauri, a lui il compito di farci entrare nell’atmosfera giusta con le sue stupende cover punk rivisitate in acustico, è davvero magico ascoltarlo, e non mi stupisce che anche quest’anno sia stato chiamato al mitico Rebellion di Blackpool, si entra subito in sintonia con quello che starà per succedere da li a poco, ma prima tocca a Gli Impossibili incendiare un pochino gli animi, erano 10 anni buoni che non li vedevo, formazione a 3 per la nascita di un piccolo impossibile (tanti auguri e congratulazioni dalla redazione!), ma sempre e comunque IMPOSSIBILI! Mi sono sempre piaciuti e mi accorgo che a distanza di 10 anni mi ricordo comunque tutti i pezzi, perle come “cani blu” “sul sedile con te” “odio lo straight edge” “Deborah” e l’immancabile cover dei Fichissimi (visto che bravo? pure i pezzi mi ricordo!). Solo applausi da parte mia e grazie per avermi fatto tornare a quando avevo i capelli.
Tocca a Tommi e gli Onesti Cittadini, rincoglionito come sono ero fermo al self-titled del 2010…beh dopo quello ne hanno fatti altri due ed oggi ci presentano l’ultima fatica “mind kontrol ultra”, fresco fresco di stampa. Anche qui la voce di Tommi mi porta indietro di mille anni, ma senza perdermi tra le Pornoriviste mi rendo conto che gli Onesti Cittadini sono sempre in formissima e piantano li un grandissimo concerto, facendo pure “colpi” la mia preferita in assoluto.
Piccolo cambio di palco e ne approfitto per andare a fare due chiacchiere con Mauri e Tommi, intanto è arrivata anche un po di gente, speravo di più, ma poi mi ricordo che siamo nella sfigatissima provincia ed è un martedì sera, e comunque “qualitativamente” siamo messi benissimo, con almeno 3 generazioni di punkrockers sotto lo stesso tetto, momento clou quando vedo una famiglia arrivare, tutti con la stessa maglietta dei Ramones, lo dico spesso ma….lo spirito continua! Recupero una birra perché sono senza liquidi e mi fiondo in prima fila, o almeno ci provo…inizia il primo “ONE-TWO-THREE-FOUR!!!” e ciao, il nostro giovane si vede che ha trasformato l’incazzatura per il furto in energia e Cristo che potenza, i pezzi di “american beauty” che sta promuovendo con questo tour girano da pazzi su disco, ma dal vivo come sempre sono molto ma molto meglio, ovvio che non ci sono Steve Soto, Dan Root e Pete Sosa, ma i tre giovanissimi ragazzi che lo accompagnano nel tour non sbagliano un colpo a morire. Momento da ricordare: ad un certo punto chiede se c’è qualcuno che vuole fare “Havana affair”, e sul palco salta su Andrea, voce dei mitici Manges, e niente delirio per me!! Personalmente sono venuto fin qua per sentire CJ, perché mi piace molto e live non l’avevo mai visto, ovvio che nella mia mente pensavo e speravo “chissà se farà qualche pezzo dei Ramones”, beh si dai “qualcuno” l’ha fatto, e col cappello in mano ringrazio e mi asciugo le lacrime. Non so quanto ha suonato ma è stato tutto TROPPO stupendo, come detto sopra il palco basso, l’ammasso di gente, il caldo, il fatto che da li a 5 ore mi sarei dovuto alzare, i gruppi che hanno aperto, l’acustica e le luci perfette…ad un certo punto ho pure abbandonato la reflex al suo destino e mi sono buttato in mezzo a mischiare un po di sudore con quello degli altri.
A fine concerto io e la Vale ritentiamo per l’intervista ma non c’è verso, è stravolto anche se mi dicono che si è divertito un mondo, beh anche noi caro, anche noi.
Un sentito grazie ad Out Of Control ed a tutti quelli che si fanno un culo tanto (e credetemi, se lo fanno sul serio!) per queste serate, senza di voi la provincia sarebbe solo nebbia e zanzare.

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