PUNKADEKA FESTIVAL 25th Anniversary

ALL D’WAYS

“Chi e che cosa vi ha dato la voglia di mettere su un gruppo?”

Lafra: Venivo dai Sick For Rage (1998 – 2000) e volevo continuare, ho pensato di farlo insieme ad amici, così ho cercato tra le mie conoscenze. La passione per la musica e per lo stare insieme è quello che ci ha fatto mettere su un gruppo.

 

 

Che significato ha il vostro logo (gli uomini macchina) ? Perché l’avete scelto?

Vuole rappresentare l’alienazione che l’uomo ha per le macchine (in generale) che ci stanno intorno  e l’automobile penso che rappresenti bene l’idea.

 

Alla fine del 2006 è uscito il vostro ultimo lavoro, uno split in compagnia degli Overturned. Com’è nata questa accoppiata?

Avevamo suonato con loro nell’ottobre 2005 a Viareggio e mi erano piaciuti molto, avevano fatto una cover dei Bad Boys (“Pace non vuol dire solo niente guerra” poi rifatta anche dai Frammenti). Allora gli abbiamo proposto l’idea di fare uno split insieme, e così è nata un’amicizia non solo musicale.

 

Il cd è uscito grazie alla cospirazione diy proprio come il precedente, io che sono persona attenta ho notato che vi è rimasta fedele soltanto la Psicobaby, la cosa è casuale o c’è qualcosa di più maligno sotto?

L’idea era di coinvolgere etichette comuni ad entrambi i gruppi, infatti un po’ le abbiamo trovate noi e altre i ragazzi di Spezia, Psycobaby ci aveva fatto sapere che aveva esaurito il nostro precedente disco (La voce ferma in gola) e che era disposta a co-produrne un altro. Altre etichette presenti sul primo lavoro invece avevano ancora copie da parte o altre coproduzioni in uscita. È stato bello venire a contatto con altre nuove realtà del panorama delle coproduzioni.

 

 

Finito un concerto riflettete su quello che avete vissuto sul palco o pensate già a come dovrebbe essere il prossimo? E una volta scesi dal palco siete sempre soddisfatti o siete dei perfezionisti convinti?

Dopo un concerto solitamente siamo stanchi, certamente riflettiamo su com’è andata, ma senza soffermarci troppo. Finito un concerto ci si rilassa, preferiamo guardare avanti. Non siamo sempre soddisfatti, è ovvio, e non siamo nemmeno dei perfezionisti convinti, magari ci piace cercare di migliorare, ma senza stare a stressarci troppo. I problemi seri sono altri.

 

Come vivete la scena torinese? Vi sentite a vostro agio? (a me sembra un cimitero) quali band vi hanno influenzato, Frammenti e Bellicosi?

Diciamo che la visione di scena torinese è un po’ complicata da spiegare, ognuno ha una propria visione personale. A Torino ci troviamo bene, anche se ormai i gruppi e i posti per suonare sono diminuiti notevolmente (vedi Alcova, Rosalia, La Reggia, la Delta House).

Per quanto riguarda i gruppi torinesi che ci hanno influenzato (rispondo per me), ho ascoltato tantissimo Frammenti, Arturo, Bellicosi, COV, Crunch.

 

Spesso arrivano periodi in cui un genere va fortissimo, subito dopo scompare e ne arriva uno nuovo a sostituirlo, questo cambio continuo secondo voi da cosa dipende e da cosa viene influenzato?

Non saprei, ora in TV ci stanno riempiendo le orecchie del cosiddetto EMO (con le varie sfaccettature: emo-core, emo-pop, emo-violence, etc), io penso che l’EMO non sia un genere; ma questo è solo un punto di vista.  Secondo me la musica di questo momento è molto influenzata dalla moda, quindi dal vestire che arriva per la maggior parte dall’America.

 

Negli anni ’80 alla nascita dell’hc in italia le band cantavano quasi esclusivamente in italiano, ora la situazione sembra invertita, cosa comporta questa selezione della lingua?

Secondo me ci sono diverse possibilità, ci sono gruppi che cantano inglese perché gli piace, altri perché trovano più facile tradurre testi italiani, magari troppo semplici o elementari nella nostra lingua e in inglese prendono più potenza. Non è il nostro caso, ci è sempre piaciuto cantare in italiano (con qualche piccola eccezione), troviamo sia interessante cantare nella nostra lingua.

 

 

Parlando qualche volta con te mi hai sempre detto di aver molta voglia di suonare a Milano città, dopo esserci girato spesso intorno, da dove nasce questa voglia di suonare in questa metropoli?

Più che una voglia è una curiosità, siamo di Torino, non tanto distanti da Milano, abbiamo suonato in giro per l’Italia e anche fuori dal confine, ma a Milano città mai. (abbiamo suonato 2 volte ad Arese, a Busto Arsizio, 2 volte dalle parti di Lecco).

 

-Una delle vostre caratteristiche è quella di avere una singer donna, la quale timidamente sta prendendo piede nella scena, per quale motivo proprio voce femminile?

Non saprei, troviamo che sia un modo per amalgamare e allo stesso tempo creare delle dissonanze nella nostra musica.

 

 

A Torino i concerti si stanno spostando dai posti occupati ai locali/pub (e vinerie) i più rilevanti United club, Nuovo Soundfactory, Taurus, Malinteso, Padiglione ecc.. dove vi trovate più a vostro agio e dove siete attratti per clima e atmosfera?

Ci piace suonare in mezzo agli amici, e provare a suonare in nuovi contesti. I posti occupati sono diminuiti è vero, però in quelli rimasti è sempre bello suonarci.

 

Internet ha rivoluzionato il mondo della musica. Come vi ponete con esso?

Bene, è un modo per far giungere la nostra musica il più lontano possibile, credo che questa sia la cosa più importante.

 

Come vedete le radio, le zine, le riviste, webzine che parlano di punk? Ne leggete o ne ascoltate qualcuna?

Bene, mi capita molto spesso di ascoltare Radio Black Out in streaming o di leggere fanZine, spesso ai concerti (es. Porroziene, CasaPerno, SonoIrrequieto).

 

Ormai un po’ tutti si stanno accorgendo che vendono quasi più le magliette che i cd, quindi secondo te quando la cospirazione diy si muoverà per coprodurre maglie e felpe delle band?

Anche noi ce ne siamo resi conto (io mi sono preso un piccola macchina serigrafica per stampare magliette e felpe), le magliette spesso aiutano a fine concerto a farti rientrare nei soldi della benzina e dell’autostrada. Non so se si arriverà a coprodurre anche il merchandising però nulla è da escludere.

 

Con questa domanda vi salutiamo, hai uno spazio tutto tuo, usalo come più ti aggrada.. ci si vede in giro!

Grazie a te!

 

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