Ecco cos’è stato ADESCITE FEST vol.7 (foto e report)

  • Come Punkadeka & friends (in realtà molto semplicemente come fan di questa realtà) abbiamo partecipato ad Adescite Fest vol.7, la sagra del DIY di Genova.
    Siamo stati presenti durante la giornata di sabato: ecco foto e pensieri di alcuni di noi. Dico solo: lunga vita al Buridda e ad Adescite Crew, per mettere in piedi una situazione unica, di cui ho apprezzato davvero molto la cura e la qualità della proposta musicale. Io mi sono occupata delle foto, sentite qua!
    -AMANDA

“Adescite” in dialetto genovese significa SVEGLIAAAAAAAA! E come fai a non svegliarti in un posto del genere?

Gli show sono stati dislocati in 3 diverse location: si è iniziato sul palco fuori, per poi passare “nell’anticamera” delle fanzine e poi concludere nel cuore sotterraneo del Buridda… insomma stare fermi era proprio impossibile!
Degno di nota lo show dei Quitters, band punk-rock francese dalle ottime melodie e ritmi serrati. Menagramo come sempre strappalacrime, Formiche Atomiche e Riviera magistrali nel gestire il casino sottopalco e tenere alti i feels della serata.
– MAU

Avevo alte aspettative per Adescite ma WOW!
Prima di tutto Genova è una città che mi piace sempre, secondo di tutto giù c’è la gang Flamingo/UPzine che è sempre bello rincontrare!

Noi siamo scesi il giorno 2 del fest( sabato) e la scaletta era super pregna, ecco cosa ho gradito maggiormente:
– Re-animated: Thrash metal wink wink alle 4 del pomeriggio? YES GRAZIE. Raga io sto male, prima band, primo spritz, tutto perfetto se lo chiedete a me. Il bassista suona con le dita a una velocità assurda, max respect. Location top anche perchè hanno suonato sul palco all’aperto, il più bello dei 3 utilizzati, a parer mio.
– Quitters: Molto divertenti e probabilmente la scoperta più interessante del weekend. Hanno suonato sul palco principale, quello all’interno, quando fuori il sole stava già calando. Très Jolie.
– Menagramo: I Menagramo sono una garanzia ma vabbè lo sapevamo. Io l’ultimo singolo dal vivo ancora non l’avevo sentito e nonostante sia fuori da pochi giorni il pubblico già lo cantava in coro: magici Menagramo. Interessante che siano stati gli unici a suonare in un palco a parte, né fuori né dentro, un dehor direi.

Note personali sul Buridda: uno spazio ASSURDO, c’erano persino tessuti e cerchio che penzolavano dal soffitto, ammetto di aver pensato più volte di slegarli e giocare un po’ hehe
Ho amato alla follia la pila di casse che andava dal piano -1 al cielo ed è stato bellissimo fare congetture con tutti su “cos’era prima sto posto?”, anzi se qualcuno lo sa con certezza può dircelo per favore?
– SOFI

Cosa aggiungere su Adescite che non sia già stato detto dai ragazzi stessi.
Adescite ti accoglie e ti fa sentire a casa; si vede la passione in ogni dettaglio, passione che ti viene trasmessa non appena arrivi.
Il Buridda si riconferma un posto magico, il CS che tutte le città dovrebbero avere, gestito da persone che tutte le città dovrebbero avere.
Avanti così, ci vediamo l’anno prossimo <3
– VALE

Dopo aver letto il post di ringraziamento di Adescite crew non ho potuto fare altro che immedesimarmi nella loro idea, un’idea semplice, così l’hanno descritta, ma non scontata.
Riuscire a racchiudere in un unico grande abbraccio le varie sottoculture con relative attitudini, espressioni e generi musicali non è per niente scontato.
Questa loro “idea” funziona talmente bene che per forza di cose ti senti dentro, coinvolto, sarà per via della struttura del Buridda, simile a un formicaio, o il fatto che per me è il primo Adescite, quindi qualsiasi cosa ai miei occhi è parsa una figata, in ogni caso bravi davvero!
Bravi anche e soprattutto nella scelta delle band: un mix che personalmente mi ha convinto nonostante le distanze musicali tra i vari artisti.
Tra le band della giornata ci sono stati anche i Jaguero, band per la quale nutrivo molta curiosità. Canzoni come da registrazione, eseguite e curate molto bene, dagli stacchi, ai cori come per esempio Sunday con la quale aprono il live, per poi proseguire con il resto del repertorio ovvero gli altri pezzi di “Worst Weekend Ever”, chiudono poi con un paio di pezzi nuovi.Un set potente, preciso e deciso dall’inizio alla fine, ci sanno fare, bello anche il feat con Andrea dei Riviera.
– NICO

 

 

 

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