Mono/Stereo è il sesto lavoro da solista di Path, il cantautore di Anguillara Sabazia torna con un disco fatto per se stesso, nato da un parto difficilissimo nel tentativo continuo di dar vita a ciò che gli ronza nell’anima.
Visto che voglio tirarmela vi dico che ho avuto l’onore di ascoltarlo un po prima di voi e già dal primo ascolto ho sentito delle pulsazioni e delle vibrazioni speciali uscire dalle casse del mio stereo, al di là delle canzoni ho capito che a Path non interessano gli apprezzamenti e le pacche sulle spalle, voglio solo sperare che sia a conoscenza in cuor suo del fatto che ciò che ho tra le mani in questo momento è un disco di uno spessore notevole, con un background musicale ricchissimo accomunato dall’amore che mette sto ragazzo nel raccontare storie di gente comune, persone che cercano di vivere la propria vita nel miglior modo possibile, storie interessanti ed emotivamente difficili da mandare giù, storie nostre raccontate da un moderno cantastorie con la passione della musica di 40 anni fa e oltre, ed è proprio questa musica, questa miscela incredibilmente ben fatta, che crea una sorta di magia attorno alle parole, col suo timbro a volte “black”, a volte “80’s”, reggae e soul, e blues, ed un’atmosfera che mi fa tornare in un periodo della mia vita particolarmente felice.
Una delle cose che più apprezzo è che negli ultimi anni Path, ed in particolar modo con Mono/Stereo dove ha sfondato tutti i cancelli e sradicato tutti paletti possibili ed immaginabili, è uscito oltre che dalla cosiddetta “comfort punk rock zone”, anche dal purissimo folk di “Lima Sorda”, ed ha esplorato lidi ben più difficili da assimilare per il “suo” pubblico, e dentro i quali affermarsi e ricevere apprezzamenti può sembrare un’impresa ardua e non sempre scontata, ma lui è andato avanti per la sua strada facendo tutto ciò che gli sembrava più giusto, articolando all’esasperazione il suo suono, scrivendo della sua vita e ciò che lo circonda, ciò che lo fa stare bene/male, bestemmiando tutti i santi per essere soddisfatto del risultato finale, tanto per dirne una ciò che trovate qui dentro è stato registrato in tre posti diversi, ma so per certo che è solo la punta dell’iceberg e posso solo immaginare il lavoro che c’è stato dietro Mono/Stereo. Maniacale, ma ci piace e speriamo non smetta mai.
Prodotto da Path, Fabrizio Cristallo (Collatino Goddam) e Ostia Records.
Voci, basso, sovraincisioni e missaggio generale fatti al Folk Beat Vendetta HQ di Anguillara; batterie suonate e registrate da Alex Gavazzi presso l’Hell Smell studio di Roma; chitarre registrate sempre presso l’Hell Smell; masterizzato da Valerio Fisik presso l’Hombre Lobo studio di Roma.
Scatto di copertina della bravissima Simona Strozzi, progetto grafico di Alessandro Palmieri (Gli Ultimi).
Il disco è dedicato a Claudia Acciarino, che questa musica ti possa raggiungere, ovunque tu sia.
tracklist:
01. notte sul 23
02. Holland & Dozier
03. madre
04. Alabama
05. alla grande
06. luci della città
07. dirò in giro che ero lontano
08. vita nuova
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