Un sorta di ritorno alla vita, a respirare quell’aria sana che tanto ci è mancata per tutto questo tempo, con il suono elettrico nelle orecchie ed il sorriso sulla faccia, la reflex che fuma e la birra che tonifica una gola rossa per le canzoni gridate, che devo dire se non “cazzo ci voleva!”. Prima volta che vedo entrambi, gli Svetlanas li conosco da tempo, mentre i Rumjacks li ho conosciuti pochi mesi fa perché mi è arrivato il loro ultimo lavoro “Hestia” da recensire, in questa serata mi sono divertito come un pazzo, ho rivisto delle facce che non vedevo da tanto tempo, ed ho visto due giganti della scena punk mondiale a pochi centimetri dal mio vecchio Tamron 17-50. Lascio parlare le solite pessime foto che ho fatto, ringraziando il Baraonda con la sua proverbiale ospitalità, i Rumjacks e gli Svetlanas per averci schiaffeggiato per bene e tutti i vostri splendidi sorrisi.
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