Terzo lavoro per i toscani New Real Disaster, che dopo dopo l’album di esordio e l’EP di 6 anni fa “the truth, the lie and the compromise”, per i 15 anni di onorata carriera ci regalano e si regalano un disco pazzesco.
Si lo so che di solito mi lascio prendere la mano, sarà la mancanza di concerti o magari semplicemente questo disco è davvero un ottimo prodotto, partendo dalla qualità del suono che è la prima cosa che salta all’orecchio e dalla bella copertina, ma “entrando” nel vinile si può apprezzare subito un deciso cambio di marcia della band, sonorità molto più rock’n’rolleggianti 1-2-3-4, con “Hamed” sugli scudi, a fare da spola tra New York e California, i ragazzi agli strumenti hanno fatto un lavoro incredibile dando un’impronta internazionale, togliendo la parte folk con strumenti acustici e tradizionali trovati nell’EP e rendendo il suono più deciso e pieno, più spedito ma sempre preciso, giri di basso da far girare la testa, batteria incessante che non da tregua, riff perfetti del buon Giulio, bravi nel passare da pezzi più lineari a sfuriate hardcore, e nello stare dietro ad una voce potente senza coprirla, ma senza farle mancare il supporto.
Songwriting come sempre pulito e immediato, vena artistica naturale di Giusy che riesce sempre a trovare la nota corretta per accompagnare ogni “stato d’animo” della traccia, trame personali miste a combat songs di livello (“49 millions” e la già citata “Hamed”), ma vorrei soffermarmi un attimo sulle tracce più personali come la mia preferita in assoluto “alive until the end”, sarà che ne ho apprezzato il testo, sarà l’arrangiamento o la sorpresa nel sentire i NRD in questa nuova forma, ma lo trovo davvero un gran pezzo, anche se va detto che ovunque si casca, si casca bene, per me impossibile trovare una traccia che non vuole farsi ascoltare in loop.
Ok che siamo solo all’inizio del 2021 e forse il mio prologo può sembrare un tantino esagerato, ma sto disco mi ha preso talmente bene che penso di aver davanti una vera perla, e ne sono certo farà parlare di loro anche in quella parte di mondo dove prendono maggiore ispirazione.
Prodotto da Striped Music, batteria registrata presso l’Hell Smell studio di Roma da Alex Gavazzi, mentre basso, voce e chitarra sono stati registrati presso il DB collective studio di Lucca da Cristiano Sbrana. Mixato e masterizzato all’Hell Smell, artwork di Giusy, foto di retro copertina di Umberto Donati.
Scorrete fino in fondo per l’official audio di “Hamed”, rilasciato proprio oggi da Striped Music sul suo canale Youtube!
Tracklist:
SIDE A
01. talk to me
02. Hamed
03. alive until the end
04. ready to fight, ready to die
05. stay still
SIDE B
06. tomorrow will come
07. sheep shaped wolves
08. 49 millions (feat. Umberto Donati)
09. promises
10. under my feet
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